«Più forte del bullismo, così ho vinto lo scudetto»

MuayThay LaGarcia, 23 anni, ha conquistato il titolo a Montecatini

di Alessandro Gallo Bologna

E’ UNA BELLA storia quella di Gissela (proprio così, doppia esse) Garcia, ventitré anni, originaria di Quito, in Ecuador, ma a Bologna da quando di anni ne aveva solo sette. Gissela a Montecatini ha vinto il titolo italiano di Muay Thai nella categoria 50 chili. Una storia a lieto fine perché la scelta, qualche annetto fa, di scegliere questa disciplina, fu un po’ sofferta. Quandolaracconta, Gissela, prende fiato, come se dovesse scacciare qualche fantasma. «Avevo 15 anni –racconta –e a scuola fui vittima di bullismo. C’era una mia compagna molto minacciosa, così mi suggerirono di intraprendere questo sport. Mi è piaciuto e non ho più smesso». Il bullismo (subìto) è un lontano L’idea dell’antistress e di mantenersi in forma, però, nonè l’unico sogno di Gissela. «A piccoli passi mipiacerebbe entrare nel circuito professionistico». Intanto lavora ed è iscritta al terzo anno della facoltà di Giurisprudenza e, infuturo, non le dispiacerebbe di intraprendere la carriera da avvocato. ADORA BOLOGNA –«i tortellini il piatto preferito, Piazza Maggiore lo scorcio che ha maggior fasciGissela Garcia, 23 anni ricordo che Garcia si è lasciata alle spalle. «Adesso sono tranquilla, serena. Andareinpalestra per meèunpotente antistress». Si allena negli spazi che la centenaria polisportiva Sempre Avanti ha in via Stalingrado agli ordini del maestro Roberto Stefani dell’omonimo Team. no» –esiallena con grande attenzione. «Perché questa disciplina, dove volano ginocchiate e calci al volto, può diventare pericolosa, per chi non la conosce. Ma se puoi contare su basi solide, i rischi scompaiono». Per Gissela è il secondo scudetto dopoquello conquistato nel 2017. Nessun titolo l’anno scorso, ma il motivoèsemplice:«Nonhopartecipato», dice sorridendo Gissela.

 

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