Nel 2009 il primo episodio della terza edizione dell’Ispettore Coliandro si intitola Sempre Avanti. Vengono usate le nostre palestre per girare alcune scene del film 🎥
Trama: Durante un servizio di sorveglianza allo stadio Dall’Ara di Bologna, Coliandro e altri poliziotti arrestano Luchino, un giovane ultrà che, in cambio della libertà, assicura di poter fornire importanti rivelazioni su un noto terrorista “nero” internazionale (il “professore” interpretato magistralmente da Giuseppe Cederna) dato per morto ma che lui ha visto vivo in una farmacia del quartiere Pilastro insieme al ferito di un assalto ad un furgone portavalori. Qualche giorno dopo sia Luchino (in carcere) che i colleghi che erano in servizio allo stadio insieme a Coliandro muoiono in circostanze misteriose o vengono ammazzati. Fra questi anche l’agente Balboni (interpretata da Enrica Ajò) che così esce rapidamente dalla terza serie. Entra invece prepotentemente in scena l’ispettore Bertaccini (interpretata da Caterina Silva). Quando anche Coliandro viene preso di mira diventa evidente che il ragazzo ha rivelato informazioni – sconosciute al distratto ispettore – che obbligano ad eliminare tutti i testimoni. Aiutato da Lara (interpretata da Chiara Gensini), una campionessa di kickboxing dal fondoschiena pubblicitario amica di Luchino, Coliandro si troverà alle prese con un covo di terroristi neofascisti ricavato in una palestra pugilistica e con un traffico internazionale di cocaina. In questo delicato garbuglio di muscoli e politica deviata (con l’oscura presenza de “l’avvocato”) Coliandro si muoverà come un elefante in una cristalleria in un crescendo sino al culmine della mega sparatoria finale chiusa dalla frase simbolo: “Quando un uomo con la macchina blindata incontra un uomo con il lanciarazzi, l’uomo con la macchina blindata è un uomo morto“.